L’obiettivo a livello nazionale è l’incremento della sicurezza dell’approvvigionamento idrico e della resilienza dell’infrastruttura idrica in almeno 25 sistemi idrici complessi entro il 31 marzo 2026.
Geal interviene su un sistema idrico denominato “Acquedotto Civico” del Comune di Lucca.
L’obiettivo è l’incremento della sicurezza dell’approvvigionamento idrico e della resilienza dell’infrastruttura idrica in almeno 25 sistemi idrici complessi entro il 31 marzo 2026.
Geal, nell’ambito dei finanziamenti dell’Unione Europea NextGenerationEU e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – PNRR PIANO NAZIONALE PER LA RIPRESA E RESILIENZA, è risultata aggiudicataria degli importi per la realizzazione dei lavori
PNRR M2C4I4.1-A2-28 – INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA ACQUEDOTTO DI LUCCA.
IMPORTO Totale € 2.939.612,03
di cui Lavori € 1.919.242,75 –
Sicurezza € 510.184,64
FINANZIAMENTO M2 C4 I4.1 A2-28
del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)
per importo di 2.500.000,00
Stralcio I “Relining Via del Tiro a Segno” Stralcio II “Passante idraulico via del Tiro a Segno”
“Adduzione centro storico”
Il campo pozzi di approvvigionamento delle città di Pisa Livorno rappresenta una fonte quantitativamente e qualitativamente sicura. L’utilizzo di parte di questa risorsa può garantire l’approvvigionamento della città di Lucca con conseguente spegnimento delle tre captazioni sussidiarie presenti nella parte Ovest della città.
La soluzione si è resa disponibile grazie al diverso scenario mostratosi ad oggi, dato che nel corso degli anni la quantità richiesta dalle due società che gestiscono il servizio a Pisa e Livorno è diminuita, con conseguente aumento del volume inutilizzato nel campo pozzi dedicato.
Il primo stralcio dei lavori ha previsto il risanamento, con tecniche non distruttive, dell’attuale tubazione esistente in Via del Tiro a Segno/Via Don Minzoni del diametro DN500.
Sulla tubazione è stata eseguita una videoispezione preliminare da parte della stessa GEAL spa che ha evidenziato come la tubazione non fosse utilizzabile tal quale poiché il rivestimento interno, sebbene abbastanza integro, risultava in distacco dalla superficie interna del tubo. Per questo motivo il tubo è stato risanato con la tecnica dell’Hose lining. La tecnica individuata è quella che ha permesso di avere il diametro corretto in funzione delle portate di progetto e del diametro del tubo ospite, nonché quella che ha rappresentato il minor impatto possibile sulle cantierizzazioni necessarie sulla viabilità e gestione delle criticità locali. Oltre al risanamento del tubo i lavori hanno previsto anche la realizzazione di una nuova cameretta di manovra in testa alla tubazione e il risanamento di quelle esistenti in via Cavalletti.
Nei lavori del II Stralcio, sarà realizzata una nuova adduttrice di circa 500 m in avvicinamento alla città, con attraversamento del fiume Serchio realizzata mediante collegamento all’esistente passerella pedonale.
Realizzato l’attraversamento fluviale la tubazione andrà a collegarsi con un tratto di adduzione già realizzata in passato di circa 600 m.
Per completare l’intervento sarà realizzata una nuova adduttrice su Viale Puccini (circa 2 km).
Grazie all’intervento descritto sarà possibile lo spegnimento dei tre pozzi periferici della zona Ovest spostando la richiesta idrica dei tre pozzi (circa 700.000 mc/anno) sulla nuova captazione.
Per il collegamento alla nuova fonte di captazione verrà sostituita la pompa in pozzo trivellato già esistente e sarà predisposto un bypass dalla attuale tubazione di Pisa-Livorno che garantirà la continuità del servizio anche in casi di malfunzionamento. La nuova pompa verrà individuata in modo da garantire le migliori prestazioni, soprattutto dal punto di vista di risparmio energetico e di miglioramento tecnologico.
Si avrà complessivamente un netto miglioramento della qualità dell’acqua immessa in rete e una sicurezza maggiore dal punto di vista di mantenimento della fornitura, limitando i disservizi con un’evoluzione del sistema di controllo da remoto.
I lavori riguarderanno il tratto di rete ancora non sostituito, quello che dall’ingresso nella cinta muraria (più precisamente da Porta S. Maria) si avvicina all’intersezione tra Via Fillungo e Via S. Gemma Galgani.
La sostituzione del primo tratto di condotta, quello sotto la porta di S.Maria, presenta diverse criticità: – Presenza di pavimentazioni storiche in masselli soggette a vincolo; – Limitati spazi di manovra sotto la porta delle mura; – Importanti limitazioni di traffico;
La sostituzione della tubazione con scavo a cielo aperto risulta complessa, con un iter approvativo molto lungo e tecnicamente difficilmente applicabile. Si è pertanto optato, viste le difficoltà operative e autorizzative, per il risanamento del tratto esistente tramite la tecnica del relining. Esso consiste nel creare un rivestimento all’interno della tubazione esistente, con una guaina (il cosiddetto liner) composta di tessuto impregnato di resine termoindurenti rivestito da una pellicola in materiale plastico che viene fatta aderire alla vecchia tubazione esistente e fatta indurire. Il relining rientra nelle TECNOLOGIE NO DIG ossia senza scavo, senza demolizione. È infatti una soluzione non distruttiva che consente di RIPARARE il tubo SENZA SCAVI.
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