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Geal Lavora sul risparmio Idrico

Geal Lavora sul risparmio Idrico

Tutti i dati riportati nell’articolo: fonte Blue Book della Fondazione Utilitatis

negli ultimi 50 anni in Italia si è osservato un aumento statisticamente significativo delle zone colpite da siccità estrema con una riduzione negli ultimi 30 anni della disponibilità idrica media del 20% rispetto al periodo 1921 – 1950. Il deficit di precipitazioni produce danni irreversibili alla biodiversità e al suolo e si ripercuote su tutto il territorio, anche quello urbanizzato.

Per fronteggiare le crisi idriche è necessario adottare una strategia che combini misure di breve termine orientate prevalentemente alla minimizzazione degli impatti e alla riduzione degli sprechi, con interventi di medio-lungo termine, finalizzati a migliorare la resilienza dei sistemi di approvvigionamento idrici e all’efficienza degli usi finali.

Tra il 2015 e il 2019 il volume complessivo di acqua prelevata su scala nazionale è stato pari a circa 30,4 miliardi di metri cubi. Al fine di tutelare la risorsa idrica e rendere più efficiente il suo utilizzo, è fondamentale migliorare i sistemi di misurazione dei prelievi per gli usi civili, industriali e agricoli.

Gli investimenti nel settore idrico crescono. Nel 2021 gli investimenti effettuati da GEAL si sono attestati su 10 milioni e 600 mila euro, pari a 130 € per abitante servito (a fronte di un dato nazionale di 49 € pro- capite.

Gli indicatori della qualità del servizio idrico, per GEAL, mostrano un miglioramento, come testimoniano i dati sulle perdite di idriche, che sono passate da circa il 36,6% del 2017 al 25,7% del 2021 a fronte di una media italiana del 42%.

In tema di investimenti e infrastrutture, la Federazione Utilitalia ha redatto otto proposte specifiche per l’adattamento del settore idrico al cambiamento climatico. Si tratta di azioni calibrate su una combinazione di fattori che riguardano non solo l’utilizzo efficiente della risorsa ma anche la realizzazione di infrastrutture moderne che consentano la diversificazione della strategia di approvvigionamento e il superamento delle criticità gestionali e di governance:

  1. Promuovere un uso efficiente della risorsa idrica;
  2. Realizzare le opere infrastrutturali strategiche;
  3. Favorire il riuso efficiente;
  4. Contrastare il cuneo salino;
  5. Diversificare la strategia di approvvigionamento;
  6. Rafforzare la governance dei distretti idrografici;
  7. Sostenere la presenza dei gestori industriali;
  8. Semplificare la realizzazione degli investimenti.

Il passaggio prioritario è dunque una transizione al modello circolare di gestione delle risorse idriche:

  • –  Raccolta;
  • –  Ripristino;
  • –  Riuso;
  • –  Recupero;
  • –  Riduzione Costituiscono le azioni necessarie per garantire la tutela delle acque e la sicurezza dell’approvvigionamento.

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