Il 22 Marzo si celebra la giornata Mondiale dell’Acqua, un giorno importante per sottolineare ancora una volta l’importanza di tutelare la risorsa idrica.
In Italia e nel mondo le acque destinate al consumo umano sono sempre più esposte a nuove tipologie di pericoli che ne minacciano la quantità e la qualità, mettendo a rischio la salute umana. La crescita della popolazione, la crescente urbanizzazione e l’aumento della domanda di acqua costituiscono già oggi delle problematiche critiche dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico, destinate probabilmente ad aggravarsi in futuro. Tali fenomeni rappresentano delle sfide sia per i gestori del servizio idrico sia per gli enti cui spetta istituzionalmente il compito della tutela e della governance delle risorse idriche.
In questo contesto, GEAL Spa, con il supporto dell’Istituto di Management della Scuola S. Anna di Pisa, ha intrapreso ufficialmente, in data 6 novembre 2020, il progetto di implementazione di un sistema di valutazione e gestione del rischio secondo il modello Water Safety Plan nella propria filiera idropotabile.
Il Water Safety Plan (Piano di Sicurezza dell’Acqua) è comparso per la prima volta nel 2004 all’interno della terza edizione delle Linee Guida per la qualità delle acque potabili dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’obbiettivo principale è quello di assicurare, attraverso una costante e continua revisione nel tempo, la riduzione di ogni tipo di rischio, anche di quelli connessi a nuove tipologie di pericoli, garantendo di conseguenza un elevato livello di sicurezza per i propri utenti
Il metodo del Water Safety Plan si basa sulla valutazione e gestione del rischio per la salute umana lungo tutta la filiera idropotabile, dalla captazione al rubinetto, rivoluzionando l’approccio alla qualità e alla sicurezza dell’acqua potabile.
Il sistema sarà implementato sperimentalmente nel sito pilota corrispondente all’acquedotto civico della città di Lucca, al fine di replicarlo nei prossimi anni su tutto il territorio di competenza.
Nel progetto, che sta muovendo attualmente i suoi primi passi, saranno di conseguenza coinvolti diversi stakeholder del territorio (tra cui ARPAT, USL, Regione Toscana, Autorità di bacino, Autorità Idrica Toscana, Consorzio di Bonifica, Comuni, etc.) con lo scopo di implementare il Water Safety Plan e di far sì che questo diventi un’occasione importante per sviluppare un migliore coordinamento tra le diverse categorie di stakeholder coinvolte nella gestione della risorsa idrica.
Saranno approfondite proprio le caratteristiche del sistema locale di governance della risorsa e del sistema di policy, misure e progettualità, in atto o programmate, che consentono di ridurre i rischi sulla risorsa idrica. Un altro aspetto che sarà oggetto di approfondimento riguarda i rischi per la salute umana derivanti dai sistemi di distribuzione interni agli edifici.